Realizzare un logo è un’attività di progettazione grafica non facile, in quanto si tratta di creare il “segno” distintivo di un brand aziendale o di prodotto, che sappia colpire l’osservatore e al tempo stesso “comunicare” in modo efficace il messaggio e l’essenza dell’attività dell’azienda cliente.
Un logo per essere efficace deve essere: semplice, facile da riconoscere e da ricordare, versatile in termini di utilizzo e focalizzato sul brand.
La semplicità è una caratteristica fondamentale affinché il logo sia facilmente riconoscibile, rinunciando a inutili dettagli che non farebbero altro che “appesantirlo” graficamente e renderlo inefficace in termini di comunicazione. Una buona regola è quindi “less is better”, anche se riuscire a rappresentare la brand indentity attraverso un tratto semplice ed essenziale è forse tra le attività più complesse che possono essere affidate ad un graphic designer.
La riconoscibilità e la facilità di memorizzazione derivano soprattutto dall’originalità grafica e dal fatto che il logo presenti un’intuizione grafica che lo arricchisca e renda di maggior appeal.
La versatilità di un logo consiste nella sua adattabilità a vari formati e soprattutto vari impieghi, dal web alla stampa al video. Ciò può essere ottenuto sempre attraverso la semplicità ed essenzialità della grafica, ma anche da specifiche accortenze circa la scelta dei colori (che dev’essere valida per ogni tipo di supporto, passando dai colori Pantone ai metodi CMYK ed RGB), del tipo di grafica (preferibilmente vettoriale in modo da essere scalabile senza perdita di qualità), la validità anche nelle versioni in scala di grigi o in bianco e nero.
Prima di procedere con la fase di progettazione grafica vera e propria è assolutamente necessario svolgere due attività che rientrano nella fase preliminare di raccolta informazioni:
1. Recepire il maggior numero di informazioni dal cliente circa l’azienda o il prodotto da rappresentare e gli obiettivi di comunicazione che si intendono perseguire;
2. Effettuare un’approfondita indagine di mercato, in particolare dei competitor per trovare punti di contatto ma soprattutto punti di differenziazione.
Quindi si passa ai primi schizzi su carta per poter visualizzare le ipotesi immaginate e verificarne la validità, in modo da effettuare una prima scremature delle idee.
Un’ulteriore fase di riflessione deve portare a restringere il campo tra le opzioni che abbiamo sul nostro tavolo di lavoro, per infine scegliere 3 o 4 soluzioni di cui si passerà alla vera e propria fase di progettazione grafica.
A questo punto per ognuna delle bozze di logo si sceglieranno i colori ed eventualmente i font (caratteri tipografici) che riteniamo più idonei.
I colori dovranno essere selezionati in considerazione della capacità comunicativa che le varianti cromatiche possono avere ad un livello anche inconscio, ma va tenuto conto anche dei vari utilizzi previsti per il logo, che per essere reso quanto più versatile possibile, dovrà presentare dei colori che abbiamo delle corrispondenti quanto più prossime le une alle altre nei vari passaggi da tinte piatte PANTONE a metodi colore CMYK ed RGB.
La scelta dei font deve essere anch’essa guidata dalla considerazione che scegliere un font bastoni, piuttosto che un serif, un font handwritten (tipo calligrafico) oppure un typewriter (tipo macchina da scrivere) può influire in modo deciso sul messaggio che complessivamente il logo sarà in grado di veicolare.
Una volta realizzati i nostri primi loghi, sarà utile sottoporli al giudizio di colleghi, ma anche di persone non del settore, per cogliere sensazioni e verificare l’efficacia dei loghi progettati.
Quindi si procederà alla scelta finale per poi realizzare un layout di presentazione delle bozze al cliente: oltre che presentare i loghi in varianti di colore, nelle versioni in scala di grigio e bianco e nero, può essere utile ricorrere ai cosiddetti mockup (composit grafici) che consentono di simulare l’utilizzo del logo su varie tipologie di supporti o attraverso varie tecniche realizzative di stampa in modo più realistico (spesso il cliente non essendo del settore non sarebbe in grado di previsualizzare il logo nelle varie ipotesi di utilizzo).